Trekking nel parco

Trekking nel parco

Presi scarponi e zainetto?

Per chi vuole visitare e scoprire le bellezze del Parco sono possibili diversi itinerari, a seconda degli interessi. In estate e in inverno si possono esercitare, con rispetto e in punta di piedi, le più disparate attività sportive per vivere i suoi ambienti naturali, conoscere le particolarità geologiche e le rarità botaniche, o anche incontrare la fauna selvatica o scoprire le testimonianze artistiche e monumentali presenti nel territorio.

Il Parco

Gli itinerari qui proposti hanno lo scopo di suggerire possibili itinerari da percorrere a piedi sulla rete escursionistica esistente su sentieri CAI o su sentieri gestiti da realtà locali. Le descrizioni presentano dei link che rimandano a punti georeferenziati, utili ad individuare i punti principali di partenza e arrivo, oltre che ad informazioni generiche. Il Parco sta revisionando i sentieri e la loro segnaletica assieme alle sezioni CAI competenti. E’ possibile pertanto riscontrare discrepanze tra i dati cartografici e le cartelle posizionate sul territorio. 

Si ricorda inoltre che è responsabilità dell’escursionista munirsi di attrezzatura e abbigliamento adeguati, costruire gli itinerari in base alle proprie capacità fisiche e di orientamento, rispettare le regole di comportamento che garantiscano il rispetto dell’ambiente.  

Alcuni sentieri CAI nel parco

Salita al Sasso di Simone dal Passo Cantoniera

4h circa a/r; 200 m di dislivello
Sentieri 118 / (1)17 / 119

Questo itinerario coinvolge l’area del Poligono Militare attraverso i sentieri: CAI17 , CAI 118 e CAI 119. E’ necessario verificarne la possibilità di accesso attraverso la consultazione dei calendari.

Partendo dal Passo Cantoniera, questo sentiero permette di accedere al Sasso di Simone attraverso la strada della Todt (costruita durante il secondo conflitto mondiale per l’accesso di mezzi militari alle postazioni della linea gotica).

Il percorso si sviluppa interamente all’interno del bosco e permette di apprezzare l’atmosfera fiabesca creata dai grandi massi scivolati dalle pendici dei Sassi. Sfiorando le sorgenti del Mutino e incontrando alcuni alberi secolari, si raggiunge l’area di sosta alle pendici del Sasso (piccolo bivacco e punti di accensione fuoco). Ancora pochi passi e si spalanca il paesaggio lunare dei calanchi argillosi. L’antica strada selciata vi porterà ai ruderi della Città del Sole e ai prati sommitali, dai quali si gode un panorama che spazia dalla costa pesarese all’Alpe della Luna, dalle Foreste Casentinesi al Monte Catria.

Possibilità di ritornare attraverso un percorso che circonda il Sasso di Simone e rientra passando per la Sella tra i due Sassi, per ritornare al punto di partenza riprendendo il sentiero iniziale.

Faggete e prati del Monte Carpegna
4 h circa (anello); 300 m di dislivello circa

Sentieri 105/102

Questo itinerario permette di apprezzare un angolo del Parco davvero prezioso come la faggeta di Pianacquadio, dove oltre al piccolo monumento che ricorda il tragico incidente aereo del 1989, si possono incontrare faggi centenari e un sottobosco ricco di specie floristiche.

E’ possibile attraversarla seguendo il nuovo Sentiero degli Aviatori (30 min).

Dalla stessa area di partenza è possibile proseguire verso le praterie sommitali e rientrare passando per l’Eremo della Madonna del Faggio. La salita regala un panorama sull’intera Valmarecchia e sull’Appennino cesenate e forlivese. Una sosta al bivacco Rifugio Fontanelle servirà per rigenerarsi e riprendere il sentiero che porta al punti di arrivo degli impianti di risalita,  al Passo del Trabocchino e all’Eremo della Madonna del Faggio. Il ritorno può avvenire attraverso la strada asfaltata che sfiora il piccolo lago di Monte Pietra Candella e che raggiunge nuovamente il punto di partenza.

Dal Cippo di Carpegna all’Eremo della Madonna del Faggio
1,30 circa solo andata; 300 m di dislivello
Sentiero 101

Il punto di partenza si raggiunge attraverso la strada tanto amata da Marco Pantani, che da Carpegna raggiunge il Cippo, dov’è possibile trovare un’area campeggio e una casa forestale che nel periodo estivo è aperta con un piccola mostra che presenta le caratteristiche del luogo. Ci si troverà infatti in una pineta, risultato delle piantumazioni dei primi decenni del ‘900.

Dal Cippo il sentiero sale fino al passo del Trabocchino, da cui è possibile raggiungere l’eremo della Madonna del Faggio.

Parco Nazionale  del
Sasso Simone e Simoncello

Il Parco Naturale Interregionale del Sasso Simone e Simoncello è un territorio di 4791 ettari situato nelle Province di Pesaro-Urbino e di Rimini, ai confini con l’omonima Riserva Naturale toscana del comune di Sestino (AR), situato nel cuore del Montefeltro, ricade nei Comuni di Carpegna, Frontino, Montecopiolo, Pian di Meleto, Pennabilli e Pietrarubbia.